Agricoltori in Spagna protestano contro le politiche agricole dell'UE e le misure contro la siccità.

A Madrid, migliaia di agricoltori spagnoli hanno bloccato le autostrade per il secondo giorno di fila, protestando contro le politiche agricole dell'Unione Europea e chiedendo misure per combattere l'aumento dei costi di produzione e la grave siccità. Le proteste hanno causato il blocco di diverse importanti autostrade nazionali, compreso l'accesso al porto orientale di Castellon e all'aeroporto di Jerez nel sud-est.

Nonostante le proteste coinvolgano migliaia di persone su trattori e in altri veicoli, non sono sostenute dalle tre principali organizzazioni agricole di Spagna, le quali hanno annunciato proteste separate nei prossimi giorni. Diverse segnalazioni collegano le proteste a gruppi conservatori, ma finora non si sono registrati incidenti gravi.

Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez ha promesso di aiutare gli agricoltori e di portare la loro causa all'attenzione dell'Europa. Il Ministero dell'Agricoltura ha annunciato aiuti per 270 milioni di euro a 140.000 agricoltori per compensare gli effetti della grave siccità in Spagna e i problemi causati dalla guerra della Russia contro l'Ucraina.

Ci sono state proteste simili anche in altri paesi come Francia, Polonia e Grecia. La Commissione Europea ha fatto concessioni agli agricoltori nelle ultime settimane riguardo alle norme ambientali e di aiuto, e ha deciso di rinviare i piani per ridurre l'uso di pesticidi e altri prodotti pericolosi.

Il Vicepresidente della Commissione Europea Maroš Šefčovič ha sottolineato che la scarsità di risorse, gli shock dei prezzi e un mercato globale sempre più competitivo stanno impattando enormemente sul settore agricolo e sulle comunità rurali. Ha aggiunto che, visti i contadini che protestano nelle strade d'Europa, è chiaro che molti si sentono intrappolati e che le loro esigenze non sono soddisfatte, quindi è necessario agire.