La legge della California sui deepfake è stata bloccata: uno scontro tra libertà di parola e tecnologia.

Un giudice federale ha sospeso una nuova legge della California che consente di citare in giudizio per danni causati da deepfake elettorali. Il giudice ha affermato che la legge viola probabilmente il Primo Emendamento, che protegge la libertà di parola.

La legge era stata firmata dal governatore Gavin Newsom ed era entrata in vigore immediatamente. Newsom ha anche firmato altre due leggi che mirano a reprimere l'uso dell'intelligenza artificiale per creare immagini o video falsi negli annunci politici.

Il giudice ha affermato che la legge è uno strumento contundente che ostacola l'espressione umoristica e soffoca lo scambio di idee. Ha aggiunto che l'intelligenza artificiale e i deepfake rappresentano rischi significativi, ma la legge non è il modo giusto per affrontarli.

Un portavoce di Newsom ha affermato che le leggi proteggono la democrazia e preservano la libertà di parola. Ha aggiunto che la satira rimane viva e vegeta in California, anche per coloro che non capiscono la battuta.

Un avvocato che rappresenta uno YouTuber che ha citato in giudizio lo Stato per la legge ha definito la sentenza scontata. Ha aggiunto che le nuove tecnologie non cambiano i principi alla base delle tutele del Primo Emendamento.