Ex curatore del British Museum accusato di furto di reperti e vendita online affronta battaglia legale.

Il British Museum di Londra ha fatto causa a un ex curatore accusato di aver rubato centinaia di manufatti dalle sue collezioni e di averli messi in vendita online. Peter Higgs, l'ex curatore licenziato a luglio 2023 dopo la scoperta della mancanza di oltre 1,800 oggetti, è accusato di aver abusato della sua posizione di fiducia per rubare gioielli antichi e altri pezzi.

Il giudice della High Court, Heather Williams, ha ordinato a Higgs di elencare o restituire qualsiasi oggetto in suo possesso entro quattro settimane. Inoltre, gli è stato ordinato di mostrare i suoi record di eBay e PayPal.

Finora, il museo ha recuperato 356 degli oggetti mancanti e spera di recuperarne di più. "Gli oggetti che sono stati rubati dal museo hanno un significato culturale e storico", ha detto l'avvocato del museo, Daniel Burgess, nei documenti legali.

Higgs, che ha lavorato nel dipartimento di Grecia e Roma del museo per oltre due decenni, nega le accuse e intende contestare il reclamo legale del museo. Higgs non ha partecipato all'udienza di martedì a causa di problemi di salute, hanno detto gli avvocati.

Il direttore del museo, Hartwig Fischer, si è dimesso dopo la rivelazione della perdita degli oggetti in agosto, scusandosi per non aver preso abbastanza sul serio un avvertimento da parte di uno storico dell'arte sul fatto che artefatti della sua collezione venivano venduti su eBay. George Osborne, presidente dei trustee, ha riconosciuto che la reputazione dell'istituzione vecchia di 265 anni è stata danneggiata dall'episodio.